Chaberton: il Gigante delle nuvole

Grandiosi panorami da Pra Claud riempiono gli occhi di meraviglia e di ammirazione (e il cuore di gioia) per queste fantastiche montagne del torinese e non si può non fare a meno di pensare ai soldati italiani (ma non solo) che durante la guerra hanno faticato e sono morti per terminare e poi difendere questa maestosa fortezza: la più alta fortezza d’Europa.

 

Itinerario Chaberton

 

In vetta panorami a 360° su una vastità di territorio dominato dalla fiera Fortezza ripagano (con moltissimi interessi) la durissima salita.

La discesa dal Col du Chaberton (da non confondere con la vetta) si presenta con una parte molto difficile e rischiosa. La mancanza di grip su terreno e sassi assolutamente instabili, le pendenze e il pericolo di far rotolare sassi a valle sugli escursionisti sotto di voi, obbliga (e sottolineo obbliga) ad una discesa a piedi, fino a dove il terreno diventa più compatto e meno ripido.

Un bel tratto nel mezzo in single-trail a fianco dell’asciutto torrente Rio Secco, lasciano poi il posto a Claviere alla discesa sul sentiero per le Gole di S. Gervasio e il Ponte Tibetano (il più lungo del mondo).

 

Ponte tibetano

 

Un tour che ricorderò a lungo come uno dei più belli, e soprattutto dei più duri, che abbia fatto in MTB.

Da segnalare che l’attraversamento del torrente Rio Secco sul versante francese richiede come periodo migliore (ovviamente) l’estate per evitare di trovare acqua nel suo letto (ma dal nome penso che non ci siano problemi). In alternativa, restando sulla destra orografica del torrente, si arriva ad ogni modo a Claviere.

 

Il giro

Ti guarda da lassu! Ti guarda già dall’autostrada e ti fa capire quanto sia difficile raggiungerlo. E’ una tentazione che avevo già da qualche anno e aspettavo il momento propizio per accettare la sfida di Sua Maestà lo Chaberton.

Oggi la accetto, sapendo di dover soffrire (e non poco) per coronare una delle ascensioni per eccellenza di tutti i bikers.

Parto da Cesana Torinese lungo i parcheggi della SP215 per il Sestriere. Mi dirigo verso il paese e poi alla rotonda a sx sulla centrale Via Roma, poi a dx su Viale Terzo Alpini, alla rotonda prendo a sx su Via Ortigara, a dx su Via Carlo Ferragut e poi inizia lo sterrato (segnavia 601/SB).

Primo tratto di corta e dura salita per poi planare su bei trails erbosi e poi nel bosco lungo la Dora Riparia.
Arrivo così a Borgata Vernin di Fenils e da qui inizia la salita inarrestabile verso lo Chaberton.

Nota: questo primo tratto può essere evitato partendo da Cesana direzione Fenils lungo la SS24 del Monginevro.

 

Salita al monte Chaberton

 

La salita si presenta dura ma pedalabile, con pendenza media dell’ 11,5% per circa 7 km. passando per l’ultimo borgo di Pra Claud (ultimo posto acqua) dove inizia la Strada Militare di Val Morino.
Raggiunto il bivio che a sx conduce verso la Cresta Nera, salgo a dx dove le pendenze aumentano e per me iniziano i tratti a piedi (tanti) alternati ad altri pedalati (pochi).

 

Salita al colle Chaberton

Chaberton salita al colle

I panorami ora si aprono a viste spettacolari e lo Chaberton, sempre li, che mi guarda dall’alto…

Ci vorranno 6 km. con pendenza media del 16,8% che mi condurranno alla cima, passando per Rocca Tagliata, Clot des Morts e Col du Chaberton: il tutto percorso (con qualche pausa) in circa 3 ore!

 

Chaberton Salita

Chaberton Salita

 

Finalmente ti ho conquistato! E ora che sono qui ti ammiro e rispetto ancora di più. Onore anche ai soldati italiani che hanno consumato le loro energie nel cercare di domarti e che sono morti per difenderti.

Cima Chaberton

Fortezza Chaberton

 

Ora scendo per il tratto fatto prima nell’altro senso, fino a Col du Chaberton. Da qui prendo a sx sul ripido e pericoloso versante francese: grip assente su terreno e pietre instabili (vi esorto ancora a scendere a piedi per non far cadere massi sugli escursionisti a valle).

Dopo un pò però il sentiero migliora e si riesce a stare in sella con sicurezza.

 

Chaberton Discesa

 

Passo per i resti del Rif. Sette Fontane (distrutto da una slavina nel 2009), Plateau des Baïsses, attraverso il Rio Secco, prendo poi a sx per Bergerie des Baïsses, riattraverso il Rio per prendere un single-trail lento, tecnico e molto divertente che lo costeggia a dx fino a raggiungere Claviere.

Attraverso il paese fino alla rotonda nei pressi del Camping Claviere, per prendere poi in fondo al piazzale il sentiero per le Gorge di S. Gervasio/Ponte Tibetano.

Giunto sul letto della Piccola Dora, percorro ora una bella passerella che mi fa uscire in un parcheggio dove prendo la SS24 del Monginevro verso dx per circa 550 mt.

Prendo ora la Strada comunale di Sagna Longa che sale a dx per poi prendere una bella discesa erbosa sul 630 a sx. Termino poi la mia discesa su scalinata a Cesana alla fine di un tour indimenticabile e fantastico!!!

 

Chaberton discesa

 

Indubbiamente uno dei giri più faticosi e difficili che abbia mai fatto. Se ne è valsa la pena? Assolutamente si!!!

 

Video

 

Dettagli itinerario

Distanza33,22 Km
Dislivello1 986 mt
Durata4 ore e 50 min
Pendenza media14,2%
Pendenza max56%
Quota min1 251 mt
Quota max3 137 mt
Difficoltà tecnicaDIFFICILE
Difficoltà fisicaDIFFICILISSIMO
DownloadScarica traccia GPX

Mappa

 

Descrizione itinerario, traccia gps, foto e video ad opera di GIANNI – BLACK DEVIL IORIO che ringraziamo per la collaborazione

Sommario
Chaberton: il Gigante delle nuvole
Nome
Chaberton: il Gigante delle nuvole
Descrizione
Grandiosi panorami da Pra Claud riempiono gli occhi di meraviglia e di ammirazione (e il cuore di gioia) per queste fantastiche montagne del torinese e non si può non fare a meno di pensare ai soldati italiani (ma non solo) che durante la guerra hanno faticato e sono morti per terminare e poi difendere questa maestosa fortezza: la più alta fortezza d'Europa.
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MTBPiemonte.com
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