Nozioni di PRIMO SOCCORSO

Pedalare tra i boschi, lontano dal traffico, dai rumori e dalle strade è straordinario, ma dobbiamo sempre tenere presente che i soccorsi, in questi casi, non sono quasi mai immediati e che le possibilità di chiedere aiuto o organizzare trasferimenti rapidi sono abbastanza basse.

Per questo motivo riteniamo importante dare qualche nozione di primo soccorso.

Abbiamo interpellato C.S. un biker e operatore del 118, per chiedere qualche “dritta” su cosa fare e cosa non fare in caso di incidenti abbastanza comuni tra noi bikers.

Chiaramente queste nozioni non escludono il fatto di rivolgersi ad un medico, in grado di valutare la situazione caso per caso, o, nei casi più gravi, l’intervento dei soccorsi

Fratture ossee

Segni e sintomi

  • Dolore
  • Gonfiore
  • Impotenza funzionale
  • Deformità del profilo dell’arto
  • Rotazione anomala dell’arto
  • Mobilità abnorme
  • Scroscio osseo
  • Formicolio

Cosa fare

  • Immobilizzare provvisoriamente l’arto con qualsiasi supporto rigido (anche con mezzi di fortuna). Se si usano laccio o bende non bisogna schiacciare i monconi ossei
  • L’immobilizzazione dell’arto deve avvenire mediante il bloccaggio dell’articolazione prossimale e distale.
  • Arrestare l’emorragia in caso di frattura aperta (frattura esposta) e coprire la ferita con un panno pulito
  • Trasportare l’infortunato al centro ospedaliero più vicino evitando movimenti bruschi
  • Ghiaccio (sacchetto ghiaccio istantaneo)
  • Mantenere l’arto in posizione sollevata (in posizione di scarico)

Cosa NON fare

  • NON tentare di riposizionare i monconi ossei
  • NON applicare calore
  • NON massaggiare la parte colpita dal trauma

Lussazioni

In considerazione delle importanti strutture presenti è opportuno che la riduzione venga effettuata da personale qualificato in ambiente specialistico, dopo eventuale indagine radiografica, praticata al fine di chiarire meglio la situazione creatasi a livello articolare, a seguito del trauma stesso. Infatti, lesioni nervose e/o vascolari potrebbero determinare seri problemi a carico del segmento colpito.
L’infortunato saprà bene come tenere l’arto in modo da sentire meno dolore.

Segni e sintomi

  • Instabilità articolare
  • Impossibilità nei movimenti che coinvolgono l’articolazione colpita
  • Deformazione articolare visibile e palpabile
  • Dolore improvviso ed acuto enfatizzato dalla palpazione
  • Gonfiore, abrasione, cute con ecchimosi

Cosa fare

  • Bendare la lesione nella posizione che l’infortunato considera meno dolorosa
  • Ghiaccio istantaneo o spray freddo
  • Trasportare l’infortunato al centro ospedaliero più vicino evitando movimenti bruschi

Cosa NON fare

  • NON tentare di ridurre la lussazione

Trauma della colonna vertebrale

Il legame fra trauma cranico e trauma vertebrale deve essere sempre sospettato: infatti, circa il 20% dei traumatizzati cranici in COMA presenta contemporaneamente anche un trauma della colonna vertebrale associato o meno a lesione del midollo spinale, ma sempre in grado di determinare, potenzialmente, instabilità della colonna vertebrale.

Per instabilità della colonna vertebrale s’intende la possibilità che si verifichino abnormi movimenti tra le vertebre, tali da determinare una compressione midollare ulteriore, con la conseguenza d’aggravamento della lesione neurologica riportata al momento del trauma.

Tutte le lesioni della colonna vertebrale sono, inizialmente, instabili e capaci di passare da lesioni senza interessamento del midollo spinale, a lesioni con interessamento del midollo spinale (PARALISI).

Deve sempre essere sospettato negli infortunati con:

  • Lesione cranica, soprattutto frontale e facciale
  • Grossi traumi da schiacciamento
  • Traumi multipli chiusi
  • Traumi da accelerazione/decelerazione
  • Traumi al di sopra della clavicola
  • Trauma da schiacciamento in cadute in piedi dall’alto (ad esempio frattura calcagno)

Segni e sintomi

  • Dolore
  • Paralisi respiratoria (arresto respiratorio) o grave insufficienza respiratoria
  • Colore bluastro della pelle
  • Perdita della sensibilità o della motricità
  • Paralisi arti superiori e/o inferiori
  • Perdita controllo sfinteri (urinazione/defecazione senza rendersene conto)
  • Formicoli arti

Cosa fare

  • Chiamare immediatamente il 118 e spiegare cosa e successo e le sensazioni dell’infortunato. Molto importante spiegare bene la situazione e soprattutto se c’è paralisi degli arti. In questo caso la centrale del 118 non manderà un’ambulanza, ma l’elisoccorso
  • In caso di arresto respiratorio si esegue la respirazione bocca a bocca fino all’arrivo dei sanitari
  • Manovre base BLS SENZA IPERSTENSIONE del capo
  • Se l’infortunato è in arresto respiratorio o cardiorespiratorio e si trova a testa in giù (guarda il terreno), bisogna girarlo e metterlo in posizione supina (guarda il cielo).
  • Mobilizzazione atraumatica per poter eseguire il BLS. Affinché tale manovra risulti efficace dev’essere eseguita da 3 operatori:
    • il 1° si posiziona dietro la testa dell’infortunato e immobilizza il capo, tenendo ben presente la posizione d’arrivo a fine rotazione alla scopo di rendere fluido il movimento,
    • il 2° e 3° soccorritore si posizionano dal lato verso il quale avverrà la rotazione e si pone a fianco della vittima con le ginocchia ben aderenti al tronco dell’infortunato, uno afferrerà la spalla e la coscia, l’altro afferra il bacino e il ginocchio controlaterali e aspettano il via per il movimento di rotazione da parte del soccorritore che tiene la testa,i movimenti dovranno essere lenti e progressivi
  • Tenere al caldo il soggetto ed evitare dispersioni di calore, utilizzando, se disponibile il telo termico. E’ un foglio di sottile polietilene riflettente, metallizzato oro-argento sottovuoto, tipo la carta che si usa per conservare i cibi. Pesa pochissimo e non occupa spazio, comperatevene un paio e portateveli sempre con voi, anche se prevedete di fare una semplice gita.
  • Se l’infortunato inizia a vomitare non si potrà tenere l’infortunato in posizione supina (guardando verso l’alto), ma è necessario metterlo in posizione laterale utilizzando lo stesso movimento di cui sopra con tre soccorritori. In questo caso i soccorritori, non dovranno mai lasciare la presa della testa, spalla e bacino, torace e coscia.

Cosa NON fare

  • NON muovere l’infortunato, salvo la sua posizione costituisca motivo di pericolo per la sua vita
  • NON caricarlo in auto
  • NON dargli da bere
  • NON metterlo in posizione di sicurezza se non strettamente necessario.

Trauma cranico

E’ dovuto ad un colpo subito alla testa che può provocare una frattura delle ossa del cranio.

Ricordiamo che il legame fra trauma cranico e trauma vertebrale deve essere sempre sospettato.

Gravità: un trauma cranico, anche se appare lieve, richiede sempre accertamenti e controlli in ospedale.

Anche quando l’infortunato appare normale è bene condurlo al pronto soccorso, le complicazioni possono a volte sorgere anche dopo alcune ore e persino giorni.

Se il trauma è forte e il paziente ha perso coscienza, presenta amnesie, afasia o confusione mentale, è bene chiamare i soccorsi.

Segni e sintomi

  • Dolore
  • Cefalea
  • Deformazione del cranio (frattura ossea)
  • Vomito cerebrale (non preceduto da nausea)
  • Alterazioni pupilla
  • Amnesia retrograda e anterograda
  • Sangue dall’orecchio o dal naso
  • Fuoriuscita di liquido limpido o grigiastro da orecchie/naso
  • Colore bluastro della pelle
  • Arresto respiratorio o cardio-respiratorio
  • Bradicardia (frequenza cardiaca bassa)
  • Perdita di coscienza improvvisa in seguito ad intervallo di lucidità di durata variabile. Segno di lesione diffusa, tanto più grave (fino al coma) più la lesione è importante.
  • Ferita più o meno profonda fino allo scalpo
  • Perdita di controllo muscolare o dell’equilibrio
  • Agitazione psicomotoria
  • Paresi laterale o bi-laterale
  • Attacchi epilettici
  • Problemi di udito, del linguaggio o dell’odorato
  • Le lesioni craniche includono anche le lesioni facciali che possiamo identificare quando troviamo. Sangue nelle vie aeree, deformazioni facciali, movimenti insoliti delle ossa facciali (es. mandibola superiore), occhi neri o variazioni di colore della cute sotto gli occhi, mascella inferiore gonfia, scarso movimento delle mascelle o allineamento scorretto dei denti, denti caduti o rotti o dondolanti, ematomi facciali estesi

Cosa fare

  • Chiamare immediatamente il 118, fornendo tutte le informazioni circa il trauma (perdita coscienza, metri caduta, vomito, sangue, ecc…)
  • Manovre base (BLS) senza iperestensione del capo
  • Coprire con garze sterili o fazzoletto pulito eventuali ferite alla testa e fasciarla
  • Tenere caldo il soggetto con telo termico
  • Ghiaccio istantaneo

Cosa NON fare

  • NON dargli da bere
  • NON metterlo in posizione di sicurezza
  • NON far addormentare l’infortunato nonostante forte sonnolenza (il sonno può degenerare in coma)

Cosa avere sempre con se

E’ importante avere sempre con se, nel taschino della tuta o nello zaino la tessera sanitaria ed un biglietto con scritto:

  • Numero di telefono per emergenze (denominato anche ICE – In Case of Emergency)
  • Elenco terapie che si assumono per problemi fisici
  • Malattie importanti da tenere in considerazione
  • Gruppo sanguigno
  • Eventuali allergie

Può sembrare esagerato, ma per i soccorritori, specie in caso di incoscienza, sono dati molto importanti

Sommario
Nozioni di PRIMO SOCCORSO
Nome
Nozioni di PRIMO SOCCORSO
Descrizione
Pedalare tra i boschi, lontano dal traffico, dai rumori e dalle strade è straordinario, ma dobbiamo sempre tenere presente che i soccorsi, in questi casi, non sono quasi mai immediati e che le possibilità di chiedere aiuto o organizzare trasferimenti rapidi sono abbastanza basse.
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