Parco Nazionale del Gran Paradiso: Colle Manteau, Piani del Nivolet
Un altro classico della Valle d’Aosta con sconfinamento in Piemonte: il Colle Manteau, ma soprattutto i famosi Piani del Nivolet, che in auto si raggiungono solo dal versante torinese salendo da Ceresole Reale.
Itinerario molto impegnativo dal punto di vista fisico e tecnico: il dislivello non deve trarre in inganno, sono i tratti in portage per salire al Colle Manteau sulla pietraia che danno il colpo di grazia. La discesa poi diventa una succulenta (e a tratti anche discretamente esposta) passerella su sentieri tecnici e scassati con spettacolare vista dall’alto dei Piani del Nivolet.
Itinerario
Si parte dal centro di Degioz (1.540 mt), dove è presente un parcheggio vicino al municipio. Pochi metri di asfalto in salita conducono ad una ottima mulattiera (dove è presente il centro visite del Parco) che si sviluppa in un bellissimo bosco di larici.
Senza particolari affanni, la salita è a pendenza costante con un buon fondo, arriviamo ai 2.150 metri del piano di Orvieille – circa 6,5 km dalla partenza e poco più di 600 metri di quota.
Qui, trova la ex-casa di caccia dei Savoia, ora restaurata e divenuto casotto del Parco: nella prateria c’è ottima probabilità di vedere numerose marmotte che si crogiolano al sole incuranti degli escursionisti che vi transitano a pochi metri.
Proseguendo oltre si segue una traccia di ampio sentiero che conduce in abbordabile salita alla sovrastante Alpe Djouan (2.232 mt) e qui termina la parte facile dell’itinerario.
Proseguiamo oltre fino ai Laghi Djouan (2.516 mt), con alcuni tratti a spinta per via del sentiero troppo ripido o col fondo non pedalabile.
Arrivati al lago grande, lo aggiriamo sul lato destro, su sentiero, che rimane pedalabile fino a quota 2.590. Da qui in avanti il sentiero diventa intermittente e si inerpica su una pietraia.
Giungiamo, finalmente, al colle Colle Manteau (2.789 mt), punto più alto del giro, da cui godersi il panorama sul massiccio del Gran Paradiso.
Ripartiamo per la discesa nel vallone delle Meyes su un sentiero veloce e, a tratti, tecnico, fino ad arrivare a quota 2.590 mt. Da qui saliamo e scendiamo su una pietraia, da percorrere a mano, fino a scavallare un costone roccioso.
Da qui parte un divertente saliscendi su sentiero che termina su una discesa tecnica sullo sterrato del pianoro (2.500mt).
Affrontiamo gli ultimi 4 km in leggerissima salita, per arrivare al Rifugio Savoia (2.534 mt) vicino al Lago Nivolet.
Piccola sosta e si torna indietro fino ad imboccare il sentiero che scende all’interno del pianoro del Nivolet.
Facendo attenzione agli escursionisti, prendiamo il sentiero che si snoda accanto alla Dora del Nivolet. Anche in questo caso non mancano alcuni tratti a spinta, per via di ripidoni o grosse pietre.
Giungiamo, dopo 6 km alla Croix de la Roley (2.320 mt) dove possiamo osservare un fantastico panorama sul vallone di Seyvaz e l’arco alpino.
Da qui il sentiero diventa difficilmente percorribile, in quanto troppo ripido, esposto e pericoloso, ma, da quota 2.100 (1 km circa) si può rimontare in sella. Proseguiamo senza grossi problemi fino ad incontrare l’asfalto che ci porta alla frazione Bien
Video
Dettagli itinerario
Distanza | 38,46 Km |
Dislivello | 1 403 mt |
Durata | 5 ore |
Quota min | 1 543 mt |
Quota max | 2 795 mt |
Difficoltà tecnica | DIFFICILE+ |
Difficoltà fisica | DIFFICILISSIMO |
Download | Scarica traccia GPX |
Mappa
Descrizione itinerario, traccia gps, foto e video ad opera di GIANNI – BLACK DEVIL IORIO che ringraziamo per la collaborazione
Now loading...