VenTo: la ciclabile più lunga d’Italia che collegherà Venezia a Torino
VENTO è un progetto di oltre 700 km di dorsale cicloturistica lungo il fiume Po, la più lunga d’Italia, da VENezia a TOrino passando per Milano.
Un concetto nuovo quello di dorsale cicloturistica: un’infrastruttura leggera, sicura e continua e interconnessa che riapre al pubblico il paesaggio italiano e il piacere di visitarlo, percorrerlo, scoprirlo con il ritmo giusto della bicicletta.
VENTO è un progetto-Paese e non solo locale: sono 700 km di ciclabile, ma sono anche 700 km di green economy e green jobs, che diventano un esempio per tutta la penisola. Centinaia di migliaia di cicloturisti potrebbero pedalare lungo VENTO, divenendo il motore di una nuova occupazione per nuove economie diffuse, sostenibili e durature.
VENTO può generare 2.000 nuovi posti di lavoro e un indotto di 100 milioni di euro all’anno.
La pista ciclabile già esiste, ma solo in parte: per completarlo occorrono circa 130 milioni di euro tra opere, progetti, oneri e cantieri (il costo di 5-6 km di autostrada). Sarà una pista ciclopedonale e non un itinerario in promiscuo con le auto per permettere a persone di tutte le età, esperti e non, di pedalare in sicurezza.
Non solo. In seguito alla Legge di Stabilità 2016, MIT e MIBACT hanno istituito il Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche (SNCT) che oggi comprende 10 piste ciclabili di lunga distanza di importanza prioritaria tra cui VENTO.
È già possibile percorrere VENTO?
Allo stato attuale VENTO è un progetto, non una pista ciclabile già realizzata e pronta per essere percorsa in sicurezza e continuità. Lungo il tracciato sono infatti presenti tre differenti situazioni:
- Tratti esistenti e già pedalabili in sicurezza, il 15 % ovvero 102km
- Tratti pedalabili solo agendo sulle regole d’uso, il 42%, ovvero 284km
- Tratti che necessitano di interventi più o meno complessi, il 43%, ovvero 293km
Questo vuol dire che circa il 43% del tracciato, pari a 293 km su 679, purtroppo, non è percorribile e necessita quindi dei principali interventi di adeguamento.
Quando potrò pedalare lungo VENTO?
Al momento è stato realizzato il “solo” studio di fattibilità che richiede ancora le fasi di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva (con la possibilità di poterle accorpare e quindi semplificare ed abbreviare il tutto).
Occorre poi il tempo per le gare e per i lavori di realizzazione. Gli ostacoli più grandi rimangono amministrativi e processuali. Se si generano quindi le condizioni amministrative e tecniche adatte (a partire dalla costituzione di un soggetto unico, semplificatore fondamentale) si potrebbe realizzare VENTO nell’arco di tre anni!
Ciò non toglie che si possano realizzare in tempi inferiori i primi tratti ciclabili, soprattutto laddove il percorso è già esistente o lo si può rendere agibile intervenendo solo sulle regole d’uso (come nel caso degli argini del Po).
Con una seconda azione si potrebbero poi andare a realizzare quegli interventi volti a massimizzare la continuità del tracciato, eliminando le discontinuità più macroscopiche e pericolose per il ciclista.
Posso scaricare il tracciato di VENTO?
Ad oggi è ancora un progetto, purtroppo, non ancora una pista ciclabile esistente, non è quindi possibile inviare o rendere scaricabile una mappa (né una traccia GPS) del tracciato.
Se decidessi di percorrere VENTO oggi sappi che incontrerai alcune discontinuità (ovvero tratti in cui si corre in promiscuo con le auto anche su strade a scorrimento veloce), intersezioni pericolose, tratti in cui il fondo è sconnesso.
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