E-Bike cinesi: i dazi dell’europa danneggiano anche le aziende europee

Secondo l’EUROSTAT, nel primo semestre 2018, le importazioni di e-bike dalla cina hanno registrato un aumento pari al +69% rispetto all’anno precedente. Tradotto in numeri significa che, rispetto al 2017, abbiamo importato 400.000 ebike in più dal paese asiatico.

Nel maggio del 2018, l’Unione Europea ha aperto un’investigazione su questi numeri, concludendo che si tratta di prodotti soggetti a dumping, ovvero soggette ad agevolazioni eccessive (e non dovute), da parte del governo Cinese, per facilitare l’esportazione.

Su e-bike entry level, queste agevolazioni possono abbattere il prezzo finale, fino ad un buon 50%, motivo per cui è intervenuta l’Europa, concludendo si trattasse di pratiche di concorrenza sleale rispetto ai prodotti europei.

e-bike cinesi

Tutto ciò ha portato, a partire dal 19 luglio 2018, a controlli più stretti ed a dazi aggiuntivi sui prodotti importati dalla Cina. Operazioni fortemente richieste dall’EBMA (European Bicycle Manufacturer’s Association).

Questi gli effetti dei dazi imposti dall’Unione Europea, sui primi 5 esportatori cinesi:

SocietàDazi anti-dumpingDazi compensativi
Bodo Vehicle Group Co., Ltd+60.1%+13.3%%
Giant Electric Vehicle (Kunshan) Co., Ltd+21.0%+3.8%
Jinhua Vision Industry Co., Ltd and Yongkang Hulong Electric Vehicle Co., Ltd+10.9%+7.9%
Suzhou Rununion Motivity Co., Ltd.+63.2%+16.1%
Yadea Technology Group Co., Ltd+38.9%+9.7%

Questi dazi, tuttavia non sono definitivi, ma sono stati definiti come “provvisori”, ovvero posti per un periodo di 6 mesi per valutarne i benefici. Il verdetto finale, insomma, arriverà a gennaio 2019.

 

Gli effetti dei dazi sui prodotti europei

A distanza di qualche mese dall’introduzione di questi dazi è curioso l’effetto che hanno ottenuto, proprio sui prodotti europei.

La stessa EBMA non ha, infatti, tenuto conto di tutti gli importatori europei, per i quali le e-bike, visto il recente boom, rappresentano, forse, la prima fonte di guadagno. In questa categoria rientrano industrie di import-export, assemblatori e fornitori di componentistica.

Il Collective of European Importers of Electric Bicycle stima, infatti, perdite pari al 90%, con la preoccupazione che, visto il drastico calo delle entrate, molte aziende possano chiudere i battenti.

 

Il verdetto finale lo scopriremo solo a gennaio del prossimo anno, periodo nel quale la Commissione Europea si esprimerà in merito confermando o rimuovendo i dazi.

Se da un lato la Commissione si è sempre dimostrata pronta ad ascoltare le associazioni di categoria, dall’altro canto, in vista di una liberalizzazione e rimozione dei dazi, le unità cinesi importate potrebbero raggiungere il mezzo milione di unità