E-bike: una scelta veramente green?
Le statistiche parlano chiaro: il mercato italiano delle biciclette elettriche è in costante crescita.
Nel 2017 le vendite hanno raggiunto 148.000 unità (con un incremento del 19% rispetto all’anno precedente) e nel 2018 si è saliti a quota 173.000.
Un traguardo più che lusinghiero, soprattutto se si pensa all’iniziale scetticismo con cui il Bel Paese ha guardato alla new entry.
Recenti sondaggi sulle esigenze di trasporto degli italiani confermano, anche per gli anni a venire, i successi appena registrati: sembra che il futuro dell’E-bike si prospetti quanto mai roseo e che il nuovo trend sia destinato a prendere il volo, di contro alla sostanziale staticità del mercato delle biciclette tradizionali (che ha anzi registrato un lieve calo rispetto agli scorsi anni).
Di fronte all’eventualità – sempre più concreta – dell’avvento di una vera e propria E-bike mania, è forse scontato domandarsi se si tratti di un’innovazione auspicabile o, al contrario, di una tendenza da contrastare.
Quali sono i pregi e quali i difetti dell’elettrico?
Quali vantaggi può offrire e a quali svantaggi può portare l’E-bike rispetto ad altri mezzi di trasporto?
Insomma, E-bike sì o E-bike no?
Le variabili da considerare sono molteplici (a partire dal prezzo d’acquisto, oggi piuttosto elevato, e dal costo di mantenimento), ma un’epoca come quella che stiamo vivendo, in cui la minaccia inquinamento incombe sempre più e gli sforzi per la realizzazione di una green economy sono all’ordine del giorno, impone un occhio di riguardo proprio alla sostenibilità ambientale: la bici elettrica è una scelta eco-friendly?
Per rispondere a questa domanda bisogna tener conto di una premessa fondamentale e imprescindibile: ad oggi, guardando i modelli di bici vendute, le E-bike si sono imposte più come alternative all’utilizzo delle automobili che non come competitor delle bici tradizionali.
L’E-bike potrebbe quindi rappresentare – e di fatto già rappresenta per molti – un ottimo compromesso tra la macchina e la bicicletta classica, un modo per muoversi in modo più ecologico evitando però la fatica (e le grandi sudate!) di una normale pedalata.
Persone che non si sognerebbero mai di arrancare su una bici in giacca e cravatta, cominciano invece a prendere in considerazione l’idea di una pedalata assistita.
Dopotutto, lasciare la macchina in garage ha i suoi vantaggi, ma anche arrivare in ufficio freschi e asciutti non è male!
Certo, i puristi del ciclismo potrebbero storcere un po’ il naso di fronte a questa scelta “a metà”, considerandola troppo comoda e poco in linea con lo spirito autentico di una sana biciclettata.
Una critica comprensibile e forse, in parte, condivisibile, ma non bisogna dimenticarsi che l’E-bike è un mezzo di trasporto ibrido e che la pedalata assistita è un optional: in qualsiasi momento si può attivare la modalità “off” e utilizzarla in modo autonomo, proprio come con una normalissima bicicletta.
Che poi la pigrizia possa prendere il sopravvento è un’altra questione!
Le E-bike non utilizzano alcun tipo di combustibile fossile e le batterie, ricaricabili, vengono smaltite presso punti di raccolta e riciclo.
Ultimo ma non ultimo, le E-bike sono silenziose e anche da questo punto di vista, dunque, rappresentano un evidente vantaggio rispetto alle macchine e un ottimo alleato nella lotta all’inquinamento acustico.
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