La direttissima del monte San Giorgio
Meta preferita in questo periodo dai bikers piemontesi, il monte San Giorgio, a Piossasco, offre una perfetta palestra per il periodo invernale.
Facilmente raggiungibile da Torino e dalla provincia di Cuneo, con la sua altezza limitata, la grande variante di sentieri e l’esposizione favorevole è la meta ideale per non rimanere fermi durante la pausa invernale.
Oggi, affronteremo un itinerario che unisce vari altri itinerari presenti su questo blog: l’anello del monte San Giorgio, per la salita e il sentiero delle lame come prima discesa. Prima discesa perché, risaliremo e scenderemo nuovamente, ma, questa volta, dalla direttissima!
Ma andiamo con ordine.
Partiamo sempre da Piossasco e procediamo, in salita, sulla strada sterrata del parco naturale, fino in cima. Esattamente come la prima parte dell’itinerario Anello San Giorgio
Arrivati in vetta, dove possiamo decidere di fare una prima sosta per riprendere fiato e prepararci alla discesa, proseguiamo, superata la chiesetta a nord, sul sentiero delle lame.
Come già trattato sull’itinerario dedicato affrontiamo la discesa sulla pietraia tecnica, sbucando sulla strada bianca percorsa dalla maggior parte degli escursionisti che salgono in vetta.
Da qui prendiamo a sinistra, per risalire nuovamente. La salita non presenta grosse difficoltà o pendenze, ce la godiamo.
Giunti, nuovamente, in cima, possiamo prepararci per la seconda discesa: la direttissima, che imbocchiamo poco sotto il Rifugio Lorenzo Nicola.
La direttissima è, forse, il sentiero più impegnativo del monte, secondo solo al sentiero delle Lame. Procediamo, quindi con cautela e solo se abbiamo le necessarie capacità tecniche e atletiche per sostenerlo.
Su questo sentiero, infatti, oltre a forti pendenze e tratti esposti, troviamo anche ostacoli naturali notevoli, che richiedono una certa tecnica per essere superati.
Il primo tratto procede, con forti pendenze, in un bosco…in questo caso la guida è abbastanza lineare, è necessario gestire velocità e traiettoria.
Usciti dal boschetto arriviamo ad un sentiero molto stretto e sporco, con vista su Piossasco. In questo tratto non siamo esposti, ma la pendenza si sente e i massi e sassi sul percorso possono farci perdere l’equilibrio all’improvviso.
A metà percorso arriviamo in una nuova zona in cui è presente vegetazione. Le pendenze si accentuano e compaiono radici e gradoni naturali da affrontare: se siete amanti delle difficoltà tecniche vi sentirete esaltati.
Nella parte finale compare una pietraia che ci farà arrivare giù direttamente a Piossasco.
Data la difficoltà tecnica ed i pericoli del percorso consigliamo, oltre alle ovvietà come il casco (SEMPRE!), anche protezioni come ginocchiere ed eventualmente gomitiere.
Video
Dettagli itinerario
Distanza | 11,5 Km |
Dislivello | +744 / -716 mt |
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